Il cervello: dalla postura agli aspetti neurologici

Abbiamo imparato che la postura corretta è un fattore più neurologico che strutturale. Per tanto mi pareva utile dare nozioni di medicina clinica sul cervello.

Il peso del cervello è di kq 1,5; è formato da 100 miliardi di neuroni più altrettante cellule gliali.

Ci sono 100 mila forme di neuroni. Tendenzialmente queste cellule hanno il corpo con nucleo e i ribosomi. La Cellula nervosa lavora solo in ambiente ricco ossigeno, ha ramificazioni o dendridi che fanno sinapsi, ( (Giunzione ) con gli assoni che trasportano il segnale nervoso. Quasi tutti assoni sono mielinici, la cui guaina formata da membrana di oligodendrociti. L’ Impulso salta da nodo di ranvier ad altro in microsecondi. L’Impulso arriva in periferia dove l’assone si divide in branche che si connettono con muscoli con il sistema endocrino ecc

Reti neuornali

Plasticità, è un vecchio dogma, ch vuole l’individuo nasce con 100 milairdi di neuroni che restano inalterati nel numero e poi piano piano muoiono. Quindi si considerava una struttura fissa fino a anni 80.

Successivamente questo venne superato per 2 cose;

  1. esistono 100 miliardi neuroni è vero, ma il neurone si riproduce. Si è visto in animali mammiferi e nell’uomo, che cellule staminali trasmigrano e riproducono neuroni. Nei cervelli complessi questa opzione riproduttiva è limitata, più potenziale, ma esiste.
  2. reti neuronali. Le reti neuronali coordinano colonie di cellule a reagire con ambiente intero ed esterno. Succede che avviene la elaborazione attraverso le reti neuronali, di una serie di connessioni tra neuroni che svolgono determinata funzione. Possiamo dire, squadre di neuroni con la stessa maglia, che fanno stesso gioco, ed imparano giocando ed essere sempre più coordinati.

Si è visto, per tanto, che il cervello in base alle esperienze elaborate, può modificare le reti neuronali e crearne altre in plasticità. Quindi abbiamo una capacità adattiva a situazioni ( condizione che rimane anche in età avanzata. )

Il Cervello si deve tenere in attività come un muscolo, se no degenera. Le reti cambiano perché neuroni possono creare nuovi alberi dendiridici e gli assoni variando le strade di connessione relativamente alle richieste.

Un campo non strettamente attinente ma importante è che a questo punto della ricerca cogito ergo sum, il cervello che studia se stesso.
Lo fa con metodo scientifico sperimentazione, cerca nesso causa effetto. Una teoria scientifica formula principi, se la realtà risponde sempre a quei principi, vuol dire che teoria è valida.

Ma una teoria è scientifica se uno di questi principi non viene rispettato dalla realtà, quindi se la realtà non collima quella teoria non è più valida = falsa. Le teorie che si adattano alla realtà non sono teoria scientifica.
Si può dire che il cervello studia se stesso attraverso gli schemi chi si è creato e che le scienze cognitive studiano cervello, attraverso di esse si arriva a strategie terapeutiche e farmaci nuovi.

Risonanza magnetica nucleare
Quando si attiva un area del cervello, questa lavora di più e i neuroni consumano più ossigeno e maggior sangue, attraverso lo studio di quanto viene consumato vediamo la zona-e attivata. Rappresentazione delle funzioni dinamica.

Nell’800 la mappatura delle aree del cervello era topografica e statica e ogni area corrispondeva a una funzione.
Oggi si è modificato questo concetto di staticità, non vi è più una rappresentazione statica o topograficamente prestabilita, il Cervello lavora sempre policentricamente, e si può modificare nel tempo.

Cervelli simili che elaborano percezioni e risposte, quindi che ci coinvolgono, più o meno tutti, allo stesso modo, danno una realtà condivisa; quasi ma non si sa cosa sia la realtà, in realtà! La nostra realtà è la rappresentazione del nostro cervello, condivisa con altri cervelli simili. E l’uomo si è sviluppato sulla base di questa relazione tra cervelli e con ambiente, che operano in modo simile.

Neuronantomia: cenni sull’equilibrio di massa

Scatola cranica ha un contenuto di 1200 – 1500 C3, con forame magno alla base. Dentro cranio ci sono tre componenti 1 parenchima cerebrale, 2 il liquor e 3 il sangue, queste tre componenti sono in equilibrio dinamico. Sangue entra e esce propulso dalla sistole e dalla diastole cardiaca, mentre il parenchima resta sempre lo stesso; il liquor viene continuamente formato nei plessi coroidei dentro i ventricoli, circola tra cranio e canale spinale in 90 ml. viene assorbito nei villi aracnoidei e assorbito nel circolo venoso. Le tre componenti stanno alla stessa pressione a 10 – 12 mL di mercurio o cm di acqua.

Se una o più delle tre componenti aumenta di volume, aumenta la pressione dentro cranio e se aumenta una altra si deve ridurre. L’ipertensione endocranica si manifesta quando si superano 10 -12 mL di mercurio.

Come fanno ad aumentare le singole componenti?

Il parenchima può aumentare solo in 2 modi, o perché ci sono più cellule ( tumore primario e cellule portate da altro sito ) o edema.

Edema aumento di liquidi del parenchima. Tipologia di edemi: 1 vasogenico e 1 citotossico.

Vasogenico è il più frequente, trattasi di accumulo nello spazio intercellulare di più acqua, o trasudazione del plasma sanguigno e aumento di liquido.

Citotossico; accumulo di liquido, ma non nell’interspazio cellulare, ma nella cellula. la quale si ammala, alterando la pompa sodio potassio, e quindi si ha maggiore acqua nell’interno della cellula.

Esempi di eziopatogenesi nei due edemi cerebrali.

Edema vaso genico = contusione cerebrale, un pezzo di cervello contuso da edema vaso genico.

Edema citotossico = ingestione di funghi velenosi da epatopatia tossica che cambia metabolismo nel cervello e si gonfiano le cellule.

Se un edema vaso genico perdura si trasforma in edema citotossico.

Liquor

Formato sempre alla stessa quantità e assorbito sempre alla stessa quantità. Circola nei ventricoli. Il Liquor aumenta di volume quando si sporca, es di sangue, o per meningite che immette cataboliti, e di conseguenza perde fluidità, rallenta la circolazione ma con la produzione che rimane la stessa e quindi con produzione inalterata e assorbimento rallentato, aumenta di volume.
Oppure vi è aumento di volume, quando si formano dighe e laghi o idrocefalo, il liquor in barriera con lago poi, può formare più ventricoli fino a tetra ventricoli, o si inceppa assorbimento, ma anche qui la produzione non varia, e quindi aumenta liquor esitando in Idrocefalo. Rarissimamente per un tumore del cervello può portare aumento liquorale, questo è il papilloma dei plessi coroidei.

Sangue

  1. può aumentare con ipertensione arteriosa, più pressione e più volume. Ipertensione maligna endocranica.

  2. ematoma stravaso.

Traumi, tumori, patologie vascolari, possono alterare le masse cerebrali e determinare problemi, sia cognitivi che motori e insieme.

Il cervelletto

Il cervelletto, è posto come da fotografia, Il cervelletto svolge la sua funzione primaria nel controllo dei movimenti.

È coinvolto anche in funzioni cognitive, quali l’attenzione, la memorizzazione e il linguaggio, nonché nella regolazione delle risposte alla paura o al piacere. 

Una lesione al cervelletto, da atassia cerebellare, che è una sorta di incoordinazione motoria, con andatura simil ubriaco.

Esiste anche un’altra atassia, che è in capo a lesione delle vie sensitive e il test da fare è valutare il soggetto in piedi ad occhi chiusi ed aperti.

Una atassia cerebellare, quindi un problema del cervelletto, vedo il soggetto ondeggiare ad occhi chiusi, ma resta in piedi.

Una Atassia sensitiva, vede il soggetto ad occhi chiusi, ondeggiare sempre più fino alla caduta.

Buona norma per valutare una predisposizione alla incoordinazione motoria di soggetti nello sport, è di vedere sempre cosa fa in piedi ad occhi chiusi l’atleta, e poi di fare il semplice test indice naso a braccia aperte. Il soggetto viene inviato rimanere ad occhi aperti e poi chiusi a toccarsi alternativamente con indice DX e Sx la punta del naso. Se non vi riesce o se non vi riesce sempre,

necessita di addestramento coordinativo, quindi di lavoro specifico.

Da segnalare, che un ingombro di addome, determina una perdità di rapporti geometrici, che non possono essere compensati da solo attività di recupero posturale, perché la spinta dell’ingombro addominale, non lascia conformare correttamente la lordosi, e quindi il lavoro diventa delicato, in quanto per avere un risultato posturale serve un impegno calorico in resistenza cardio respiratoria coadiuvato da alimentazione corretta; il tutto in rispetto di un disordine posturale conclamato.

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Redatto e scritto da Giuliano Tomasotti - Fisioterapista 

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