Intervista a Ilenia Sartorio istruttrice Gdmi a Valluretta – PC

  • Ilenia Sartorio

    Nome istruttore

  • Valluretta - PC

    Centro GDM

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Perché hai scelto di diventare un istruttore per GDMI

Mi ci sono identificata dalla prima lezione. Mi apparteneva. Ho chiesto subito dove si potesse fare il corso istruttori. Mi ha affascinato la disciplina, il come veniva messo in esecuzione un allenamento. La carica che da e che ti spinge ad oltrepassare il tuo limite, che ti fa dire ANCORA UNA. Mi ha fatto stare sempre meglio, fisicamente e mentalmente. Mi ha dato forza e sicurezza. Lo riscontro anche sugli atleti. Col tempo, ho apprezzato l’appartenenza ad un gruppo, che poi diventa squadra e che poi diventa famiglia. DISCIPLINA UNICA, o la ami o la odi… ma non puoi farne a meno.

Quale aspetto ti piace di più del metodo GDM?

È allenante e performante. Permette di essere avvicinata da tutti, nonostante non sia una passeggiata. Ma è il suo bello. Permette di migliorare a livello muscolare e scheletrico. Dico sempre che ti riporta a come dovevi essere in origine fisicamente.

Di cosa ti occupavi prima di diventare istruttore GDMI?

Ero e sono tutt’ora Istruttore Fitness. Ma GDM mi ha permesso di migliorare anche l’aspetto tecnico del movimento. Da qui la voglia d’imparare e ho deciso di prendere la qualifica come Personal Trainer

Come si diventa istruttori GDM?

Sono sempre stata sportiva. Ma al primo allenamento ero stravolta. Ma questo mi ha motivato e mi ha fatto decidere di fare la selezione istruttori. Circa 6 mesi di allenamento costante, anche 3 volte la settimana. Poi la selezione. Rimini Wellness, sul palco istruttori mai visti. Ognuno il proprio ritmo, i propri comandi,ma tutto s’incastrava perfettamente. NON SI MOLLA, il fiatone, l’affanno, i muscoli che bruciano. NON SI MOLLA. Vuoi fare l’istruttore, devi poter dare l’esempio. Sarai una guida per i tuoi atleti. Scatta qualcosa. Finisce l’allenamento. L’hai fatto tutto. Soddisfazione. Poi ti dicono dopo una breve chiacchierata di conoscenza, che puoi fare il corso. E da lì ogni lezione apprendi movimenti, metodi, comandi e atteggiamenti. Sì sbaglia, ma è normale. Li capisci sulla tua pelle, ti entrano dentro e li fai tuoi. L’esame ansia come normale che sia, ma poi sei finalmente ISTRUTTORE GDMI.

Che tipologia di persone partecipa ai vostri allenamenti?

Ho una squadra mista tra persone che non hanno mai fatto sport e chi era già sportivo.Di età variabili tra i 20 e 60.

I vostri allenamenti sono davvero adatti a tutti?

Sono sicura di poterlo affermare. Ho atleti che non avevano mai fatto nulla o molto poco sport. Eppure, qualcuno di loro, fa anche 3/4 allenamenti a settimana. E con grande profitto e ottima resa. Chi è arrivato in sovrappeso e col tempo ha ritrovato la propria forma fisica, chi si allenava solo in palestra e ha voluto integrare per migliorare ciò che solo con i pesi non avrebbe potuto fare. Ora viaggiano tutti insieme negli allenamenti. Chi li guarda non direbbe mai che c’erano così tante diversità.

I vostri allenamenti sono adatti anche a chi vuole perdere solo peso?

Non è mai perdere solo peso. In realtà è l’insieme di più fattori che porta risultati. Ma ho atleti che sono venuti principalmente per quello, chi aveva problemi posturali. Ora sono soddisfatti dei risultati. Dico sempre che il tempo e la costanza ripagano, sul lungo, ma ripagano. E a chi chiede diete o simili, rimando a professionisti del settore.

Come si svolge un allenamento?

Ogni allenamento è diverso. Non mi preparo una lezione scritta prima. Lavoro guardando la squadra che ho di fronte, ma questo non vuol dire fare allenamenti blandi, anzi. So dove posso spingere maggiormente. Si parte col saluto. C’è sempre poi un riscaldamento generale. Seguito poi dal lavoro di gambe o braccia, varia da lezione a lezione. Una parte di addominali e come finale spaccagambe e saluto finale. Come alternativa una lezione a settimana integro con i pesetti, giusto per variare e rinforzare ulteriormente la parte superiore. Cosa che è apprezzata dagli atleti.

Ginnastica Militare: cosa c’è esattamente di Militare?

L’uniforme. Avere tutti la stessa maglia crea sinergia e appartenenza. È una cosa semplice che unisce. La disciplina. Non vuol dire che non deve volare una mosca, ma lavorare concentrati tutti insieme.

Raccontaci un aneddoto accaduto durante i vostri allenamenti

Aneddoti ce ne sono troppi. Una cosa però, ho riscontrato con piacere. Spesso mi capita di partecipare a lezioni dei miei colleghi. A volte alleniamo insieme, altre mi alleno con la squadra. Se non vado per un po’… Sì lamentano che li trascuro, che preferisco la mia squadra a loro etc etc… scherzando ovviamente, ma fa piacere.

C’è mai stato un episodio particolare che ti ha reso orgoglioso di essere un istruttore GDM?

Ad ogni allenamento sono orgogliosa. La foto finale la chiedono loro, nonostante siano stanchi e sudati ma col sorriso e la voglia di stare insieme. Quando però TUTTI hanno raggiunto la vetta nella SPACCAGAMBE e con tempi buonissimi, mi hanno reso davvero felice. Mi hanno detto che se non fossi così “D-ISTRUTTRICE” non sarebbero arrivati nemmeno a metà. Di mio dico che senza di loro non ci sarei io.