Intervista a Lara Grecchi istruttrice Gdmi a Piacenza

  • Lara Grecchi

    Nome istruttore

  • Piacenza

    Centro GDM

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Perché hai scelto di diventare un istruttore per GDMI

Ho deciso di diventare un istruttore fin dal momento in cui partecipai ad un allenamento di prova che GDMI propone. Da atleta e da preparatore atletico ho subito compreso il potenziale della GDMI e la vera essenza che a differenza di molte altre “nuove” e di altre già viste discipline, dà concretezza invece di raccontarla e basta. Sono una sportiva e adoro la fatica del vero impegno fisico e mentale, perché sono ciò che ti danno i risultati e la conseguente soddisfazione, e voglio trasmettere queste sensazioni assieme al senso di benessere psico fisico alle persone, a molte sconosciuto.

Quale aspetto ti piace di più del metodo GDM?

Il modo di impartire i comandi in stile militare è ciò che la caratterizza maggiormente. Inoltre non è da sottovalutare la modulazione dell’ intensità di allenamento che si riesce a gestire di persona in persona, con livelli di preparazione fisica molto diversi, nello stesso tempo e luogo. Infine l’aspetto sociale: quando durante gli eventi organizzati si riuniscono 1000 e oltre persone che contano all’unisono è inevitabile la pelle d’oca.

Di cosa ti occupavi prima di diventare istruttore GDMI?

Ho dedicato la mia vita e miei studi allo sport. Sono laureata magistrale in scienze motorie, docente di scuole per la formazione di professionisti nel fitness e sport, che mi da modo di confermare GDMI come metodo di allenamento e disciplina sportiva estremamente validi, inoltre sono docente nelle scuole di istruzione. GDMI è la materia che vince.

Come si diventa istruttori GDM?

L’errore da fare è sottovalutare la formazione che c’è dietro GDMI. Gli istruttori, i capiistruttori e la presidenza tengono all’immagine degna del nome, per cui un aspirante istruttore deve essere consapevole di dover essere in primis un atleta GDMI, perchè già se ne capisce l’impronta, un vero e proprio stile di vita, bazzicando l’ambiente, in seguito è necessario frequentare un corso specifico e appositamente dedicato con tutti i relativi momenti di aggiornamento, e aver ben chiaro che c’è sempre da stare pronti alle novità. D’altro canto uno dei principi della GDMI è non rimanere mai nella zona di comfort.


Che tipologia di persone partecipa ai vostri allenamenti?

Il range delle persone GDMI va dai 20 ai 60 anni, con maggioranza tra i 30 e 45 anni. Perlopiù persone che decidono di prendere in mano la loro vita, con una motivazione tanto forte da dire “non credo di farcela, ma provo”. Come dicevo prima, l’allenamento è intenso al punto giusto… da portare risultati tangibili, e questo porta le persone a rafforzare non solo il loro fisico ma anche autostima e motivazione che oltre a quella iniziale ne creano di nuove, si danno dei nuovi obiettivi, i lupi solitari fanno branco, la parte sociale che caratterizza l’uomo originario torna e gli individui fanno squadra con tutte le conseguenze. E’ poi emozionante quando ricordi loro gli inizi, dove non riuscivano a completare certi esercizi, mentre oggi si sfidano in gare organizzate.

I vostri allenamenti sono davvero adatti a tutti?

A meno che il medico non conceda l’idoneità fisica, si. Che ci siano persone molto determinate e tenaci, talvolta con dei limiti motori o mentalmente creati da loro stessi, e praticano ad ogni costo, e all’ opposto altre sanissime, che appena sentono la fatica sopraggiungere non vogliono continuare, è normale. Oppure capita che l’istruttore allontani dal gruppo quando trova colui che si lamenta e basta, trova solo scuse x saltare gli allenamenti ecc. GDMI non è adatto in quel caso. Nel resto dei casi GDMI è adatto a tutti, dai bimbi agli ever green con i dolorini sparsi detti simpaticamente “croccanti”.

I vostri allenamenti sono adatti anche a chi vuole perdere solo peso?

Assolutamente si. Il metodo prevede gran parte dell’allenamento in regime aerobico, adatto per il consumo grassi e momenti di allenamento ad alta intensità alternato a bassa intensità che anche in questo caso seppure in maniera diversa si lavora sul consumo grassi. Gli istruttori vengono istruiti anche sugli aspetti fisiologici e metabolici del metodo.

Come si svolge un allenamento?

Un buon allenamento prevede una parte di riscaldamento, una di vero e proprio “fare”, e una di defaticamento finale. GDMI le rispetta tutte e 3. Ogni parte è importante e va seguita. L’inizio è comune a tutti i centri di GDMI in Italia ed è caratterizzato dal SALUTO MILITARE, dopodichè l’istruttore può variare certi esercizi che siano funzionali alla disciplina riproponendo determinati esercizi cardine. Si da grande spazio all’allenamento degli arti inferiori e minor parte agli arti superiori. Il CORE e gli amati addominali vengono attivati per tutta la durata dell’allenamento anche con esercizi specifici. Infine si termina la sessione di GDMI nuovamente con il SALUTO MILITARE.

Ginnastica Militare: cosa c’è esattamente di Militare?

E’ inteso il modo di impartire il comando di un esercizio, per scandire il tempo e la coordinazione tra tutti i membri della squadra. Ricorda molto i comandi che nell’ambito militare vengono impartiti dai superiori ai sottoposti. Ordine, disciplina e rispetto anche in GDMI. Il Termine può anche essere inteso per mantenere una postura adatta e corretta durante l’esecuzione degli esercizi.

Raccontaci un aneddoto accaduto durante i vostri allenamenti

Spesso vengono organizzate dagli atleti stessi delle uscite sociali, per diverse occasioni come compleanni, gite fuori porta ecc. Questo perchè in un gruppo che condivide anche un solo obiettivo si instaura un legame. Gli atleti presenziano in diversi centri di allenamento, sia per ampliare la possibilità di allenamento che per ampliare la forza della squadra. Non c’è quindi competizione tra centri ma molta cooperazione tra i ragazzi, collaborazione in caso di nuovi centri, dove aiuta la presenza di atleti di altri centri a rafforzare l’immagine del centro sesso e forte senso di fratellanza.

C’è mai stato un episodio particolare che ti ha reso orgoglioso di essere un istruttore GDM?

tantissimi. Mi piace sottolineare che come può capitare a molti, periodi o giorni dove ci si sente demoralizzati, tristi o arrabbiati e bisogna tenere l’allenamento, succede sempre che quando arrivi al centro e i tuoi ragazzi sono lì con te, per te e tu per loro, tutto ciò che non è GDMI rimane fuori, rinasci in quel momento (“è il momento di rinascere” cit.), ti inonda una forza che non sai da dove sia sbucata e dai sfogo ad un’altra strepitosa lezione. Esci rigenerato.

Domanda libera

Tutte le domande che mi porgono le persone, tutte le curiosità che una persona ha, tutto ciò che ho scritto, possono avere delle risposte quasi sforzate perchè è difficile far comprendere certe emozioni positive e non. Possono avere solo una risposta: “Se non lo provi non puoi capire.”