Intervista a Christian Amatori istruttore GDMI a Urbino

  • Christian Amatori

    Nome istruttore

  • Urbino

    Centro GDM

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Perché hai scelto di diventare un istruttore per GDMI

Perché essendo appassionato di sport, ho trovato in gdm la versione più essenziale e coinvolgente dell’attività motoria, l’unione tra il benessere derivante dal movimento e dal far parte di un gruppo che stimola e invoglia le persone a dare il massimo e ucire dalla propria zona di confort.

Quale aspetto ti piace di più del metodo GDM?

Da istruttore, apprezzo la libertà che ci viene concessa di impostare la lezione, seppur nel range di una struttura base imprescindibile.

Di cosa ti occupavi prima di diventare istruttore GDMI?

Lavoravo e lavoro tutt’ora nel mondo della distribuzione alimentare, ma non ero pienamente soddisfatto, oltretutto avevo appena concluso il percorso triennale di scienze motorie e volevo poter trarre un guadagno anche da questa mia passione per lo sport e l’allenamento.

Come si diventa istruttori GDM?

Per diventare istruttore innanzi tutto devi essere un atleta gdm e devi avere le caratteristiche caratteriali e attitudinarie giuste per poter ricoprire quel ruolo. Partecipi ad una lezione di selezione per istruttori dove vengono valutate le tue capacità motorie, dopo di che avviene una breve chiacchierata conoscitiva con qualche capoistruttore per capire in quale zona vorremmo iniziare a lavorare. Dopo che si è superata la selezione, si intraprende un corso teorico e pratico tenuto dal presidente o da qualche altro capoistruttore incaricato dal presidente, nel mio caso un corso full immersion di una settimana con lezioni teoriche al mattino e lezione pratica la sera, tenutosi a Misano al campus annuale estivo.

Che tipologia di persone partecipa ai vostri allenamenti?

Qualsiasi tipo di persona, uomini e donne, giovani dai 20 ai 30 ma anche dai 50-60, a volte anche ragazzini sotto i 16 (con il consenso dei genitori). Anche la tipologia di preparazione fisica cambia, e questo è un’altro aspetto che mi piace della disciplina, possono allenarsi contemporaneamente sia persone ben allenate che persone meno allenate che avranno però a disposizione i miei suggerimenti per gestire la lezione, semplificare, quando lo ritengono opportuno, gli esercizi e poter comunque lavorare senza fermarsi e sentirsi a disagio.

I vostri allenamenti sono davvero adatti a tutti?

Si, come detto qui sopra, possono allenarsi contemporaneamente sia persone ben allenate che persone meno allenate che avranno però a disposizione i miei suggerimenti per gestire la lezione, semplificare, quando lo riterranno opportuno, gli esercizi e poter comunque lavorare senza fermarsi e sentirsi a disagio.

I vostri allenamenti sono adatti anche a chi vuole perdere solo peso?

Allenarsi a corpo libero, oltre a scongiurare il pericolo di infortuni e ripristinare gli schemi motori di base, determinati un buon dispendio calorico, che si protrae anche nelle ore successive all’attività (è l’effetto di un allenamento ad alta intensità), quindi ovviamente perdere peso può essere un obiettivo, ma più che perdere peso, direi determinare una serie di adattamenti che andranno nella direzione di una ricomposizione corporea.

Come si svolge un allenamento?

La lezione ha uno scheletro imprescindibile, si inizia con il saluto militare seguito da altri esercizi aerobici (con lo scopo di riscaldarci e mandare su il cuore) dopo di che si inizia con esercizi per le gambe, poi si passa ad esercizi per l’addome, continuando iniziamo a scaldare le braccia per poi tornare sulle gambe in chiusura e con il saluto militare anche sul finale.

Ginnastica Militare: cosa c’è esattamente di Militare?

L’impostazione della lezione è in stile militare, quindi si instaura questa sorta di “gioco” in cui io sono il capetto che dice ai suoi allievi cosa fare, seguire i comandi ed eseguirli, questo non perchè a me piaccia comandare nessuno, ma perchè stimola l’atleta a dare il massimo ed andare oltre i propri limiti.

Raccontaci un aneddoto accaduto durante i vostri allenamenti

Durante la lezione non manca mai il momento in cui salta fuori qualche aspetto divertente, che smorza un pò la fatica che la nostra mente ed il nostro corpo stanno sopportando, e questo aiuta la lezione a scivolare via meglio senza diventare pesante o farci sembrare dei fanatici esaltati.

C’è mai stato un episodio particolare che ti ha reso orgoglioso di essere un istruttore GDM?

Quando vedo le persone, che fino al mese prima era tanto se camminavano fino al bar per fare l’aperitivo, dire di no a quelle abitudini per allenarsi, e cambiare drasticamente modo di muoversi, oppure persone che avevano perso completamente alcuni schemi motori di base, riacquisirli, questo mi rende molto orgoglioso e mi piace farglielo notare.

Domanda libera

La domanda che non ho trovato è se fossi soddisfatto ed appagato da questa esperienza come istruttore: la risposta è ovviamente si, mi rendo conto di essere cresciuto tanto, essere istruttore ti insegna come gestire e come rapportarti con le persone, senza dover pregare nessuno anzi mettendoti sul piano opposto, siete voi che avete bisogno di me, di fare sport e non viceversa.