Intervista a Emma Casartelli istruttrice Gdmi a Como

  • Emma Casartelli

    Nome istruttore

  • Como

    Centro GDM

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Perché hai scelto di diventare un istruttore per GDMI

Ho frequentato il corso di Brunate come atleta per 3 anni a seguito dei quali ho capito di voler entrare completamente a far parte del mondo Gdm; trovo che per me, ventiduenne che studia all’università, sia un ottimo modo per fare ciò che mi appassiona e al tempo stesso guadagnare qualcosa. Inoltre penso possa essere una buona piattaforma di lancio per la mia vita post-universitaria.


 

 

Quale aspetto ti piace di più del metodo GDM?

Per quanto riguarda riguarda il metodo gdm, trovo sia perfetto per imporre facilmente l’autorità sul gruppo, fatto che, data la mia giovane età, pensavo potesse essere più complesso. Mi permette inoltre di crearmi uno schema mentale sul quale strutturare ogni allenamento senza troppe difficoltà.

Di cosa ti occupavi prima di diventare istruttore GDMI?

Prima di diventare istruttrice frequentavo ancora il liceo, nello specifico scientifico sportivo, e praticavo a livello agonistico sci alpino, disciplina interrotta dopo circa 10 anni di attività.
Ad oggi studio presso l’università degli studi di Milano scienze biologiche, con l’obbiettivo di laurearmi entro ottobre per poter cominciare il corso di laurea magistrale in scienze biologiche applicate alla nutrizione umana. Ottenuta la laurea anche nel corso magistrale vorrei affacciarmi al mondo del lavoro come nutrizionista per lo più in ambito sportivo.

Come si diventa istruttori GDM?

La mia selezione si è tenuta a Brescia nel 2019, probabilmente era la candidata più giovane, questo però non mi ha mai scoraggiata: di certo ho dovuto impiegare molto impegno sia per motivare la mia volontà di voler diventare istruttrice sia per far capire quanto fosse importante per me, non che per farmi “accettare” nonostante la giovane età. Superate le selezioni ho affrontato il corso teorico a Misano Adriatico in agosto del 2019, infine nel settembre dello stesso anno ho affrontato il vero e proprio corso istruttori a Brescia.
Il corso mi è stato estremamente utile per capire come un istruttore affrontasse la lezione, quali accortezze è necessario mettere in pratica e come gestire gli atleti.


Che tipologia di persone partecipa ai vostri allenamenti?

Al corso di Como sono prevalentemente iscritte persone dai 35 ai 45/50 anni, ma posso vantare anche ragazze più giovani, alcune della mia stessa età altre anche più piccole (2003 circa).
Non ho mai avuto problemi di alcun tipo con nessuno, sono tutte persone estremamente disponibili e gentili .
Inoltre da marzo circa un soggetto autistico si è iscritto al corso e ha partecipato stabilmente alle lezioni. Con lui qualche problema in più c’è stato, ma nulla di non risolvibile.

I vostri allenamenti sono davvero adatti a tutti?

Penso che i miei allenamenti siamo adatto a tutti i miei iscritti e eventualmente anche a persone che si affacciano per la prima volta al corso. Sicuramente ho atleti che praticano la disciplina da molti anni e altri che invece la praticano solo da alcune settimane o alcuni mesi, ma dati i riscontri avuti, penso che ogni singolo allenamento possa essere bel sostenuto da tutti i tipi di atleti presenti, magari con qualche specifico accorgimento (piegamenti effettuati con l’aiuto delle ginocchia o un minor numero di ripetizioni).

I vostri allenamenti sono adatti anche a chi vuole perdere solo peso?

Assolutamente si, sicuramente in abbinato con un’alimentazione ipocalorica e magari qualche allenamento aerobico a casa. Un mio atleta in soli due mesi di corso (e in abbinata con le condizioni sopra citate) è riuscito a perdere parecchio peso (non sono a conoscenza dei dettagli specifici ma era molto soddisfatto di se).

Come si svolge un allenamento?

Generalmente iniziamo con un riscaldamento di durata variabile (ad oggi dato il caldo lo riduco leggermente). A seguito viene allenata la parte inferiore, con esercizi molto variabili di volta in volta che possono avere come focus quadricipiti femorali, glutei, adduttori ecc. intervallari da esercizi più aerobici come burpees o elevate da terra o corsa sul posto o balzi(soprattutto quando le temperature sono più basse di ora) oppure esercizi di tavola a terra in movimento di varia tipologia o un’alternanza dei due tipo di esercizi precedentemente citati.
Segue il riscaldamento della parte alta, che può essere saluto frontale, rotazioni delle braccia, guardia ecc. Da qui si passa ad allenare la parte alta (anche in questo caso c’è grande variabilità tra un allenamento e l’altro), possiamo avere piegamenti di ogni genere, esercizi specifici per tricipiti, per la schiena ecc di solito intervallati da esercizi per l’addome o di cardio o di tavola a terra.
Al termine di questa parte generalmente faccio sempre almeno 5/7 minuti di addominali (anche in questo caso gli esercizi sono estremamente variabili da allenamento ad allenamento).

Ginnastica Militare: cosa c’è esattamente di Militare?

Per militare si intende il metodo: il modo che l’istruttore ha di imporre la sua autorità, il modo di contare ogni singolo esercizio e il fatto che gli atleti devono seguire pedissequamente ciò che l’istruttore impone.

Raccontaci un aneddoto accaduto durante i vostri allenamenti

Trovo che sia sempre molto carino e divertente quando gli atleti portano loro bambini piccoli all’allenamento. Il che lo trovo sia divertente, perché spesso i bambini si mettono in un angolo o a fianco ai loro genitori e provano a fare gli esercizi, che motivo di fierezza poiché piuttosto che rinunciare alla lezione per rimanere a casa con i bambini da accudire, se li portano dietro.
Inoltre trovo sempre molto divertente organizzare la cena del corso in questo periodo e trovo sia un modo ancora più bello per unire il gruppo.

C’è mai stato un episodio particolare che ti ha reso orgoglioso di essere un istruttore GDM?

La cosa più bella che è capitata e che mi ha fatto davvero capire quanto i miei atleti sono attaccati alla disciplina è il seguente: una mia atleta in marzo più o meno è caduta e si è rotta il gomito (NON a lezione), e nonostante il gesso e nonostante non riuscisse a svolgere la maggior parte degli esercizi, soprattutto quelli a terra o che comunque coinvolgono gli arti superiori, è sempre e comunque venuta a lezione.
Questo mi ha resa davvero fiera.

Domanda libera

Vorrei dire ancora due cose.
1. Un’altra cosa che mi piace molto e mi fa sentire fiera di quello che faccio è la reazione dei miei coetanei quando gli spiego che lavoro faccio, è sempre bello vedere le loro facce quando dico “ginnastica dinamica militare italiana”.

2. Essere un’istruttrice molto giovane ed essere riuscita nel 2019 ad avere un corso tutto mio, essere riuscita ad avere la fiducia di Matteo, di Max e di Barbara è stato davvero bellissimo e sono molto felice di dove sono arrivata ora con il mio corso di Como